Guida semiseria alle abitudini alimentari romene

Se siete invitati ad un pranzo o ad una cena romena oppure vi state preparando per andare in un viaggio in Romania, dovete iniziare a mettere in pratica, poco a poco, “i segreti” che vi stiamo svelando in questo articolo, per arrivare allenati ad affrontare una sfida talmente importante.

I romeni sono generalmente molto accoglienti e generosi e, quando organizzano dei banchetti o pranzi a cui prendono parte degli ospiti stranieri, vogliono mostrare tutto quello che hanno di meglio fra cibo, musica, tradizioni e divertimento. Pertanto, il vostro apprezzamento sarà per loro motivo di soddisfazione e di orgoglio.

Ma quali sono le abitudini alimentari di questo popolo? La cucina romena ha molte influenze turche, russe, bulgare, ungheresi, serbe, greche e, ultimamente, grazie ai flussi migratori da e verso l’Italia, ha acquisito anche delle influenze italiane.

La colazione

I giovani, di solito, a colazione mangiano yogurt o latte con cereali o con prodotti di pasticceria. In Romania ci sono molti esercizi che vendono, dalla mattina alla sera, ciambelle calde (covrigi), ricoperte di semi di girasole o di sesamo, strudel (plăcinte) farciti con mele grattugiate, zucca, ricotta ed uvetta o con formaggio salato, spinaci e porri. In questi posti si producono ad ogni momento della giornata dei bomboloni fritti (gogoși) con vari gusti (marmellata, crema, cioccolato) e brioches (cornuri).

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Plăcinte dobrogene- Strudel al formaggio della Regione di Dobrugea

Ci sono inoltre alcuni che preferiscono bere la mattina una tisana calda di piante aromatiche (fiori di tiglio, menta) e mangiare la classica fetta di pane con burro e marmellata fatta in casa. Per quanto riguarda il caffè, i giovani preferiscono l’espresso o il cappuccino italiano.

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Le persone più mature hanno invece dei gusti molto tradizionali, ben diversi da quelli dei giovani. A colazione loro mangiano una frittata (2 o 3 uova) con formaggio e/o prosciutto, oppure due uova sode o al tegamino. La colazione tradizionale romena può essere costituita, in alternativa, da wurstel o da un piatto con degli affettati salati (formaggio feta, salumi, olive). Non dovete stupirvi se andate in un agriturismo in campagna ed il padrone di casa vi offre alle nove del mattino una grappa (țuică) ed una bruschetta con pezzettini sottili di lardo (șuncă)!

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Omletă cu șuncă, brânză telemea și cartofi prăjiți- Frittata con prosciutto cotto, formaggio tipo feta e patate fritte

Il caffè bevuto nelle case dei romeni è prevalentemente quello turco, lungo e con i fondi depositati nella tazza.

Il pranzo

In una giornata normale, il numero di portate si riduce in maniera considerevole, ma in  questo articolo vogliamo descrivervi tutti i momenti di un pranzo tipico romeno.

In apertura, si porta la grappa (țuică), che ha il ruolo di stimolare l’appetito. Gli antipasti (aperitiv) sono costituiti da vari affettati, di cui il Salame più apprezzato è il Salam de Sibiu. Ci sono poi i salumi secchi e piccanti (babic), il lardo (șuncă), il bacon (șunculiță), il Leberwurst, e i formaggi, fra i quali ricordiamo il formaggio tipo feta (telemea) ed il caciocavallo (cașcaval).

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Aperitive de Crăciun- Antipasti al pranzo di Natale

Ai pranzi importanti si preparano anche molte insalate, come la cosiddetta insalata russa (salată de boeuf), che contiene pezzettini di carne bollita (originariamente carne bovina, oggi sostituita dalla carne di pollo o di tacchino), cubetti di verdure lesse (carote, sedani, patate), tutte insieme amalgamati con della maionese. Molto apprezzate sono l’insalata di bottarga (salată de icre) e l’insalata di melanzane con la maionese (salată de vinete– melanzane cotte sulla griglia, pelate e pulite, tagliate pezzettini, poi mescolate finché si ottiene una crema).

Come primo piatto, i romeni mangiano vari tipi di minestre (ciorbe) acide o agrodolci e zuppe (supe). La carne si fa bollire lentamente, insieme alle verdure e verso la fine si aggiungono gli aromi (borș) ed il prezzemolo. Alla minestra si aggiunge, per chi ama i gusti decisi, un peperoncino piccante e, in certi casi, un cucchiaio di panna acida (smântână).

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Borș de pește- Zuppa di pesce

Come secondo, sono famosi gli involtini in foglia di vite o di verza (sarmale în foi de viță sau de varză), con carne macinata, riso e spezie.

Un piatto molto complesso, che vale quanto un pranzo intero, almeno dal punto di vista calorico, è lo stufato di vitello o di maiale, con polenta, uovo al tegamino e formaggio di pecora stagionato grattugiato (tochitura).

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Tochitură cu mămăligă- Stufato con polenta

E, siccome un buon piatto richiede sempre un buon vino come, per esempio, Alira, Cotnari o Jidvei, i romeni accompagnano  il cibo con un bicchiere (o più bicchieri) di vino. C’è anche chi preferisce la birra, soprattutto d’estate, fra cui citiamo i seguenti marchi locali: Ursus, Ciuc, Silva.

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In alternativa ai cibi elaborati, i romeni sono dei grandi amanti della grigliata mista e, sopratutto delle polpettine di carne macinata speziate, chiamate mititei sau mici, che mangiano con patatine fritte e cetrioli sottaceto.

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Grigliata mista con salsicce (cârnați) e polpette speziate (mititei)

E, se siete sopravissuti fino al dessert, vale la pena provare i deliziosi bomboloni fritti (papanași), con pasta a base di farina e formaggio, serviti con panna acida e marmellata di frutti di bosco.

Un altro dolce è lo strudel (plăcintă) farcito, a piacere, con mele grattugiate oppure zucca o ricotta ed uvetta. Nelle pasticcerie si vendono vari tipi di torte sciroppate, farcite con la crema o con il cioccolato

Nella zona di Dobrugea si trovano inoltre le baklava e le sarailie, dolci tradizionali turchi, molto apprezzati anche dai romeni, mentre in Transilvania il dolce più diffuso è il Kurtoskalacs, la ciambella di origine ungherese, ricoperta di granella di zucchero e noci e cotta sulla brace.

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Papanași- bomboloni fritti, con panna acida e marmellata di frutti di bosco
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Strudel con ricotta- plăcintă cu brânză

E dopo tanto cibo, ci vuole un po’ di movimento per smaltire le calorie accumulate. Ai matrimoni ed alle feste per i battesimi c’è sempre della musica allegra e gente pronta ad accingersi a ballare.

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La festa della vendemmia

La cena 

La cena è di solito meno abbondante del pranzo e può essere costituita da affettati e formaggi, serviti con insalata o verdure. Un piatto ritenuto leggero è la polenta (mămăliga) con formaggio e panna acida (brânză cu smântână). Altre specialità con tempi di preparazione veloci sono le polpettine di carne macinata, le cotolette o il pesce fritto.

Una merenda considerata molto particolare dagli italiani (addirittura raccapricciante, diciamolo!) è il budino al forno (paste/budincă la cuptor): in un tegame si mette la pasta (quella locale è di grano tenero) bollita e scolata, a cui si aggiunge un composto di uova, zucchero e formaggio fresco (tipo ricotta). Si amalgama tutto e poi si mette al forno.

Un lato meno conosciuto dei romeni praticanti ortodossi – collegato alle forti tradizioni religiose (la quaresima prima delle Feste importanti) – riguarda i lunghi periodi di dieta vegana (post), per cinque-sei settimane prima della Pasqua, dalla quale escludono qualsiasi tipo di proteina animale. In quei giorni di penitenza per anima e corpo si mangiano minestre di legumi e verdure, stufati con patate e verdure e, ultimamente, dei preparati a base di soia.

Speriamo che questa breve guida semiseria alle abitudini alimentari romene vi sia di aiuto nell’avvicinarvi ad una civiltà millenaria e vi aspettiamo con i vostri commenti e con le vostre impressioni.

Nota: Per le immagini ed i contenuti del presente articolo tutti i diritti riservati a Jurnal de Navetist

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